Le piccole e medie imprese italiane stanno affrontando una nuova ondata di attacchi informatici in continua crescita. I rischi sono sempre più reali, perché ancora oggi la cultura della sicurezza informatica viene sottovalutata dalla maggioranza delle aziende. Basti pensare che il 72,7% non ha mai svolto attività di formazione in questo senso, mancando così di risorse e competenze specifiche per evitare eventuali attacchi informatici.
Una delle modalità più utilizzate per tentare di violare i sistemi informatici è il phishing, ovvero l’invio di email fraudolente che possono indurre a condividere informazioni sensibili, mettendo a rischio i dati aziendali. Questi attacchi, che possono comportare il blocco di dati aziendali fino al pagamento di un riscatto, sono in continuo aumento.
Inoltre, lo scenario che si intravede per il sistema delle piccole e medie imprese italiane non è più soltanto quello di subire un attacco informatico, ma anche il rischio di perdere la credibilità di aziende, fornitori e pubbliche amministrazioni che progressivamente stanno introducendo la cyber security come elemento qualificante dei propri clienti.
Quali strategie di difesa adottare?
Per contrastare questi rischi, è necessario adottare un approccio proattivo alla cyber security, promuovendo un percorso di formazione del personale con l’obiettivo di “educare” le persone a un attento utilizzo della rete e investendo in tecnologia e infrastrutture, utilizzando software antivirus aggiornati e firewall. Investire in cyber security non è solo una misura difensiva, ma una strategia che può salvaguardare la continuità aziendale e la fiducia dei clienti. Inoltre, è fondamentale impostare delle politiche di sicurezza chiare, dotando i dipendenti di linee guida per l’uso di dispositivi e reti aziendali.