Apertura di un centro estetico: i requisiti e gli adempimenti necessari

Apertura di un centro estetico: i requisiti e gli adempimenti necessari

Aprire un centro estetico continua a rappresentare una delle maggiori scelte imprenditoriali in un settore che non conosce crisi. Molte estetiste che hanno già lavorato come dipendenti, infatti, decidono di ottenere la qualifica da estetista presso gli enti di formazione accreditati e avviare un’attività autonoma.

È necessario, però, considerare che lavorando a stretto contatto con la pelle e il corpo delle persone, ci sono normative igienico-sanitarie ben precise da rispettare. Ogni regione ha applicazioni differenti relativamente all’apertura di un salone, ed è necessario conoscere quelle specifiche della propria realtà onde evitare di commettere errori.

In generale, le normative che regolamentano l’apertura e il funzionamento dei centri estetici includono:

Certificazioni igienico-sanitarie: i centri estetici sono obbligati a rispettare norme rigide in materia di igiene, per garantire la sicurezza dei clienti e degli operatori. Per questo motivo, i centri estetici devono ottenere una serie di certificazioni igienico-sanitarie che attestino la conformità del centro estetico alle normative in materia di igiene;

Autorizzazioni comunali: l’apertura di un centro estetico può richiedere l’ottenimento di autorizzazioni comunali, che regolamentano la gestione delle attività commerciali in un determinato territorio. Ad esempio, possono essere richieste autorizzazioni per l’uso di spazi pubblici o per l’installazione di insegne;

Normative sulla sicurezza: i centri estetici devono rispettare una serie di norme sulla sicurezza per garantire la sicurezza dei clienti e degli operatori. Queste normative possono riguardare la sicurezza degli impianti elettrici e delle apparecchiature utilizzate nei trattamenti estetici;

Normative sul lavoro: i centri estetici devono rispettare le normative sul lavoro in materia di retribuzione, orario di lavoro, contratti di lavoro e salute e sicurezza sul lavoro.

Inoltre, a seconda dei servizi che si vogliono offrire, possono essere necessarie ulteriori certificazioni e autorizzazioni.


La legge a cui bisogna fare riferimento è la N° 1 del 4 gennaio 1990, e successive modifiche.

Nel testo normativo potrai verificare la tipologia di trattamenti ammessi, gli attestati di specializzazione richiesti per il direttore tecnico, le apparecchiature consentite e tutto quel che bisogna sapere per aprire un centro estetico a norma.

Sarà indispensabile avere almeno un responsabile tecnico in possesso della qualificazione professionale. Questo significa che, per poter aprire un centro estetico, tu, o un’altra persona regolarmente assunta, oppure un socio, deve essere in possesso dei requisiti professionali.

Per ottenerli è necessario superare di un esame teorico-pratico preceduto, alternativamente:

  • dallo svolgimento di un corso regionale di qualificazione della durata di due anni (che non costituisce titolo per avviare autonomamente l’attività di estetista) + corso di specializzazione della durata di un anno oppure dallo svolgimento di un corso regionale di qualificazione della durata di due anni + un anno di inserimento presso un’impresa di estetista;

  • un periodo di esperienza lavorativa qualificata come dipendente a tempo pieno dopo il periodo di apprendistato, seguito da un corso regionale di formazione teorica di 300 ore;

  • tre anni di attività lavorativa qualificata a tempo pieno presso un’impresa di estetista seguiti da un corso di formazione teorica di almeno 300 ore. Il periodo lavorativo deve essere svolto nel quinquennio precedente l’iscrizione al corso.

Purtroppo, non esiste una normativa unica e valevole su tutto il territorio nazionale per poter affittare, o acquistare, un locale commerciale da adibire a centro estetico. Occorre verificare i requisiti previsti da ASL e Uffici comunali relativi al proprio territorio.

La burocrazia prevede sette step necessari per poter ottenere la possibilità di aprire la propria attività di estetista:

  1. Aprire la Partita IVA corrispondente;
  2. Iscriverti alla Camera di Commercio;
  3. Comunicare l’inizio attività allo Sportello per le Attività Produttive del comune;
  4. Richiedere la certificazione di idoneità igienico-sanitaria all’ASL di riferimento;
  5. Nominare il Responsabile del centro estetico;
  6. Aprire le posizioni INPS ed INAIL.


Ricordiamo che è importante seguire con precisione e competenza questi primi passi che costituiscono le fondamenta dell’attività imprenditoriale ed essere guidati da esperti professionisti.

Articoli Correlati

Separazione tra il Patrimonio aziendale e il Patrimonio personale: l’importanza di saper scegliere un’autonomia patrimoniale perfetta o imperfetta.

Separazione tra il Patrimonio aziendale e il Patrimonio personale: l’importanza di saper scegliere un’autonomia patrimoniale perfetta o imperfetta.

Nel mondo giuridico e aziendale, due concetti importanti sono l’autonomia patrimoniale perfetta e quella imperfetta. Questi concetti riguardano la separazione tra il patrimonio di un’azienda o di un ente giuridico e i patrimoni personali dei suoi proprietari o soci. Vediamo cosa significano in modo semplice e con qualche esempio pratico! Autonomia Patrimoniale Perfetta Quando parliamo […]

Sai che dal 1° settembre di quest’anno puoi assumere lavoratori con sgravio al 100% dei contributi? Scopri come!

Sai che dal 1° settembre di quest’anno puoi assumere lavoratori con sgravio al 100% dei contributi? Scopri come!

Bonus Donne Dal 1° settembre di quest’anno puoi assumere a tempo indeterminato lavoratrici, considerate “svantaggiate” con uno sgravio al 100% dei contributi, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% del versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite di 650 euro mensili. Cosa significa “svantaggiate”? Donne di qualsiasi età, […]

Gli Influencer come Agenti di Vendita: cosa cambia dopo la sentenza del Tribunale di Roma spiegato in quattro domande e risposte

Gli Influencer come Agenti di Vendita: cosa cambia dopo la sentenza del Tribunale di Roma spiegato in quattro domande e risposte

Gli influencer con la loro enorme visibilità e capacità di influenzare le scelte di consumo, stanno diventando partner commerciali sempre più ricercati dalle aziende, che vedono in queste collaborazioni un’opportunità per crescere e trasformare i follower in fedeli clienti. La recente sentenza del Tribunale di Roma (n. 2615 del 4 marzo 2024) ha scosso il […]